mercoledì 31 ottobre 2007


Buon Halloween alle mie streghe.
(a Cecilia in particolare)..

mercoledì 6 giugno 2007

Akun ovvero impropria translitterazione di grazie

Domani é l'ultimo giorno a Reaksmy. Oggi con i bimbi ho disegnato tutto il giorno. Mi spiace andarmene. Mi mancherá il mercato delle cinque del mattino, con le donne accovacciate a terra ad aprire le branchie dei pesci per verificarne la freschezza. Mi mancherá la biciclettata quotidiana per arrivare fino alla scuola, mi mancheranno tutti gli "hello" dei bimbi e tutti i sorrisi delle donne che ormai mi conoscevano e mi accompagnavano lungo il percorso. Mi mancheranno i bagni nella pozza dove il primo giorno una bimba mi ha preso per mano per aiutarmi ad attraversare il guado e arrivare alla diga e dove ieri giocavo con a spalle cinque bimbe minute che mi balzavano adosso, ridendo con i loro denti guasti. Mi mancherá questo luogo che ho conosciuto per cosí poco e che giá sento dentro. Questi bambini mi fanno sentire a casa, non ho malinconie. Mi mancheranno i giochi sotto l'albero, mi mancheranno loro e mi sembra cosí strano sapere che le nostre vite difficilmente si rincroceranno. chissá che uomini e che donne diventeranno, chissá se il bambino di dodici anni che zoppica ed é alto come un italiano di quattro avrá mai una famiglia, chissá se tutti i visi che ora ricordo torneranno, chissá che cosa avró lasciato. Uno di loro mi ha detto che vuole imparare l'italiano.
Per Daniel in particolare lascio questo link, che non é molto, sul progetto.. ma é parte di quello che stanno facendo, soprattutto con Sara (la ragazza canadese che stará qui con loro altri cinque mesi e di cui parlavo in uno dei primi post).
Venerdí mattina parto molto presto per andare a Sianoukville, sul mare. Mi dicono che, pagando, il visto si possa rinnovare anche lí in un mercato senza dover passare per ambasciate o per Phnom Penh. Vedremo. Penso che lá mi aspetti un altro progetto, sempre con dei bimbi. Sapró dire. A presto.

domenica 3 giugno 2007

Rotari e Giapponesi

Ieri sera ho conosciuto due giapponesi che mi hanno invitata a visitare la scuola nata grazie ai loro finanziamenti, qui vicino a Rovieng. Questa mattina alcuni bambini ci hanno accolto divisi in due file applaudendoci. Poi hanno avviato le danze, dopo un po' di discorsi mezzo in cambogiano mezzo in giapponese.. "Alcuni studenti, grazie alla generositá del signor.. potranno andare in vacanza a Tokyo e frequentare lí la high school." il giapponese chiede a me, a Liddy, a Naomi e a Ollie di aiutarlo a distribuire i palloni e i quaderni che ha portato per i bambini.. e via un'altra sfilata di visi che ti ringraziano a mani incrociate senza guardarti negli occhi..
Quando facciamo un breve giro di visita alla scuola alcune donne anziane ci fermano e ci benedicono stringendoci le braccia, posandoci le mani sul petto. Ho una breve conversazione in inglese con un ragazzo che é molto felice di conoscere la prima italiana della sua vita, scambio un po' di sguardi con una bimba che ha solo due denti e saluto tutti con un Liaai, non prima di aver ringraziato i giapponesi con un sorriso e la bimba che mi si é avvicinata per regalarmi un disegno con un akun.

Preah Vihear

Ieri sono stata a Preah Vihear, tempio costruito nel regno di Suryavarman su una delle cime del Chuor Phnom Dangkrek.. meraviglioso. Dalla cima si domina tutta la Cambogia, si vede la Thailandia e si scorge il Laos.. the golden triangle.. Attorno al tempio grassi turisti thailandesi, dentro le porte, fra le rovine, bimbi cambogiani che ti chiamano madame ed elemosinano sussurrando gnam gnam, dentro i muri c'é un uomo senza una gamba che suona, ai lati bancarelle colorate, nella cella piú interna del tempio un monaco buddista, dell'incenso. Per terra cartacce. Un militare ubriaco si avvicina e ci parla in cambogiano dei thailandesi oltre il confine.
Vicino alla bandiera degli uomini giocano a carte, altri si dondolano mollemente sulle loro amache.

mercoledì 30 maggio 2007

A volte piove, di tempesta. Le nuvole corrono veloci veloci, tutto si rabbuia e l'aria si rinfresca e tuona e tuona. Poi torna questo sole di afa e ricominciamo ad arrampicare sull'albero grande e giochiamo con l'elastico. "Teacher, can you give me some water?"..
Al mercato ci sono le cavallette, i pomodori, le uova e il pesce secco ma anche quello che sguazza, trovi tante mosche, i peperoni, il mais e le melanzane, le cipolle e le banane, le angurie, le zucche.. Ogni giorno quattro ore di scuola khmer e quattro ore di scuola "occidentale", ossia inglese e computer, per ognuno dei ragazzi. Per noi sono otto ore occidentali. Cantiamo tantissimo. Io amo soprattutto giocare, ieri mi hanno insegnato un gioco di equilibrio con le gambe incrociate, si battono le mai e si dicono i giorni della settimana.
L'altro giorno al fiume portavo uno dei bimbi sulla mia bici e gli cantavo le canzoni italiane.
Fare il GO teatrale con loro é bellissimo, si divertono tanto e non vorrebbero mai smettere.. a volte cerco di fare in modo che sia uno di loro a guidare, ma non riesco bene a fargli capire che deve essere chiaro quando un'azione inizia e finisce.. poi ridono e ridono e io non voglio sgridarli.
Oggi provo con il direttore d'orchestra.
Ho letto stamattina le lettere delle mie sorelle e sono stata molto molto felice.
La classe che abbiamo ora sta scrivendo un breve diario della giornata, cosí io ho preso la scusa e mi sono messa a scrivere, ma ora bisogna tornare con loro.
Inglese dunque.. se é questo che vogliono..(!?)

giovedì 24 maggio 2007

Pesce e riso riso e pesce

Le foto arriveranno, datemi il tempo.. non voglio sembrare una cinese in Italia!!
A volte mi domando quale debba essere il mio ruolo in questo luogo, penso poi che per chi ha studiato antropologia (culturale) sia ancora piú problematico confrontarsi con un'alteritá cosí profonda come quella che qui mi circonda; tuttavia queste vite mi trasportano lontano dalle tribolazioni accademiche, lontano dall'autoreferenzialitá, lontano dai ruoli. Mi sento cosí vicina a queste persone che l'alteritá non mi si pone come un'astrazione a cui cercare soluzioni o risposte.

mercoledì 23 maggio 2007

Rovieng

Rovieng: questo e' il nome del villaggio. Ieri abbiamo comprato tre biciclette, per me Liddy e Ollie, cosi' possiamo andare a scuola da soli. Questo ci evita molti imbarazzi (le macchine che ho visto fino ad ora nel villaggio sono due e una e' dei Negroponte).
Io sorrido per la maggior parte del tempo e i bimbi con me. Ci scrutiamo un po' ma piu' affascinati che intimoriti. Con gli occhi e il corpo riesco a farmi capire benissimo (un po' meno dagli anglofoni, anyway..)
Non saprei dire che cosa devo fare nello specifico.. per ora ho cucinato, giocato, insegnato l'inglese, nuotato, aiutato a fare dei video con le foto dei bimbi e i loro racconti, colorato..
Non posso scrivere o far scrivere niente in Cambogiano perche' l'alfabeto e' completamente diverso. Ora vado perche'la scuola e' chiusa da una mezz'ora e devo fare un po' di cose prima che cali il sole.
Bacio tutti

martedì 22 maggio 2007

Eccomi dalla Cambogia. Qui tutto supera le aspettative. Oggi io e Sara abbiamo fatto delle maschere con una classe di bambini e poi siamo andate con altri a farci il bagno in un fiume-pozza. Elaine (Negroponte) mi ha ospitata ancora una volta a pranzo, mi sono fatta una doccia nella sua "palafitta" e abbiamo chiaccherato un po'.. Lei si domanda come mai quell'uomo divertente (quello del trapianto e del lifting) non sia ancora finito in carcere e io mi domando se in questa zona ci siano ancora rouge khmer (anche gli inglesi lo dicono alla francese)..
Nel pomeriggio siamo tornate nella scuola. Ora sono nell'aula computer.
Sto molto bene e i bimbi sono bellissimissimi.
So contare in khmer fino a dieci!
Devo andare, perché sta per arrivare un temporale tropicale, la scuola sta chiudendo e bisogna spegnere il generatore. A presto.

lunedì 14 maggio 2007

il primo


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