mercoledì 6 giugno 2007

Akun ovvero impropria translitterazione di grazie

Domani é l'ultimo giorno a Reaksmy. Oggi con i bimbi ho disegnato tutto il giorno. Mi spiace andarmene. Mi mancherá il mercato delle cinque del mattino, con le donne accovacciate a terra ad aprire le branchie dei pesci per verificarne la freschezza. Mi mancherá la biciclettata quotidiana per arrivare fino alla scuola, mi mancheranno tutti gli "hello" dei bimbi e tutti i sorrisi delle donne che ormai mi conoscevano e mi accompagnavano lungo il percorso. Mi mancheranno i bagni nella pozza dove il primo giorno una bimba mi ha preso per mano per aiutarmi ad attraversare il guado e arrivare alla diga e dove ieri giocavo con a spalle cinque bimbe minute che mi balzavano adosso, ridendo con i loro denti guasti. Mi mancherá questo luogo che ho conosciuto per cosí poco e che giá sento dentro. Questi bambini mi fanno sentire a casa, non ho malinconie. Mi mancheranno i giochi sotto l'albero, mi mancheranno loro e mi sembra cosí strano sapere che le nostre vite difficilmente si rincroceranno. chissá che uomini e che donne diventeranno, chissá se il bambino di dodici anni che zoppica ed é alto come un italiano di quattro avrá mai una famiglia, chissá se tutti i visi che ora ricordo torneranno, chissá che cosa avró lasciato. Uno di loro mi ha detto che vuole imparare l'italiano.
Per Daniel in particolare lascio questo link, che non é molto, sul progetto.. ma é parte di quello che stanno facendo, soprattutto con Sara (la ragazza canadese che stará qui con loro altri cinque mesi e di cui parlavo in uno dei primi post).
Venerdí mattina parto molto presto per andare a Sianoukville, sul mare. Mi dicono che, pagando, il visto si possa rinnovare anche lí in un mercato senza dover passare per ambasciate o per Phnom Penh. Vedremo. Penso che lá mi aspetti un altro progetto, sempre con dei bimbi. Sapró dire. A presto.

domenica 3 giugno 2007

Rotari e Giapponesi

Ieri sera ho conosciuto due giapponesi che mi hanno invitata a visitare la scuola nata grazie ai loro finanziamenti, qui vicino a Rovieng. Questa mattina alcuni bambini ci hanno accolto divisi in due file applaudendoci. Poi hanno avviato le danze, dopo un po' di discorsi mezzo in cambogiano mezzo in giapponese.. "Alcuni studenti, grazie alla generositá del signor.. potranno andare in vacanza a Tokyo e frequentare lí la high school." il giapponese chiede a me, a Liddy, a Naomi e a Ollie di aiutarlo a distribuire i palloni e i quaderni che ha portato per i bambini.. e via un'altra sfilata di visi che ti ringraziano a mani incrociate senza guardarti negli occhi..
Quando facciamo un breve giro di visita alla scuola alcune donne anziane ci fermano e ci benedicono stringendoci le braccia, posandoci le mani sul petto. Ho una breve conversazione in inglese con un ragazzo che é molto felice di conoscere la prima italiana della sua vita, scambio un po' di sguardi con una bimba che ha solo due denti e saluto tutti con un Liaai, non prima di aver ringraziato i giapponesi con un sorriso e la bimba che mi si é avvicinata per regalarmi un disegno con un akun.

Preah Vihear

Ieri sono stata a Preah Vihear, tempio costruito nel regno di Suryavarman su una delle cime del Chuor Phnom Dangkrek.. meraviglioso. Dalla cima si domina tutta la Cambogia, si vede la Thailandia e si scorge il Laos.. the golden triangle.. Attorno al tempio grassi turisti thailandesi, dentro le porte, fra le rovine, bimbi cambogiani che ti chiamano madame ed elemosinano sussurrando gnam gnam, dentro i muri c'é un uomo senza una gamba che suona, ai lati bancarelle colorate, nella cella piú interna del tempio un monaco buddista, dell'incenso. Per terra cartacce. Un militare ubriaco si avvicina e ci parla in cambogiano dei thailandesi oltre il confine.
Vicino alla bandiera degli uomini giocano a carte, altri si dondolano mollemente sulle loro amache.